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lunedì 27 gennaio 2014

Venti anni di naturalismo pittorico: evoluzione o involuzione?

Mettendo a posto i tanti blocchi di disegno nello studio di Roma ho ritrovato alcuni pastelli del 1993 e 94. Li ho pubblicati allora insieme ad acquerelli dal 2005 al 2011 così per vedere differenze ed evoluzioni/involuzioni... Ancora un mese per raggiungere la nostra casa rossa dei due cieli dove l'inverno artico se ne sta tranquillo e buono. Quaggiù invece nevischia sulla Firenze-Bologna e i media si scatenano nell'urlare al freddo polare. Scusate è una mia fissazione ma veramente non se ne può più.

sabato 11 gennaio 2014

Vetrate: luci al tramonto nella foresta 1, 2, 3 e 4

Vetrate, come fossero quelle delle grandi cattedrali gotiche del centro e nordeuropa da Reims a Stoccarda, a Trondheim. Solo che in questo caso mi piacerebbe collocarle nel centro della foresta di fronte alla nostra casa rossa dei due cieli...chissà forse un giorno potrei trovare un mecenate in grado di accontentare questa mia follia.

giovedì 9 gennaio 2014

Il Lapinpollo, Strix nebulosa

70 centimetri di neve fresca lassù nel nostro nord del mondo mentre in quasi tutta la Finlandia centromeridionale non c'è un filo di bianco. Noi ancora italici aspettando di risalire a nord per la stagione dello sci di fondo, per vedere gli allocchi di Lapponia a caccia di arvicole nelle radure aperte. Così mi immagino il Grande Grigio che è appena sprofondato nella neve fresca ma ha negli artigli la sua preda. Poi si alzerà in volo per andarsi a posare sulla cima di un grande abete rosso, da dove domina il suo Grande Nord.
Includo tre carte a pieni colori ispirate a due grandi musiche. La sinfonia numero 9 di Antonin Dvorak e il concerto numero 1 di Chajkovskji per violino e orchestra.

domenica 5 gennaio 2014

Da un anno all'altro: 2014 tra sogno e realtà


All'alba del 26 dicembre, Cadelverzo di Sotto, sestiere di Cortina d'Ampezzo: sono caduti in una notte 120 centimetri di neve bagnata. Raffaele Verzi tenta di aprirsi un varco dalla sua casa, uno degli ultimi masi rimasti intoccati e abitati da sempre dalla stessa famiglia, verso una strada sepolta dal bianco. Questa la realtà. Il sogno sono i disegni acquerellati del fiume Boite e di un cigno selvatico che si nutre a testa in giù nel suo microlaghetto di acque lucenti. Poi, dopo quella nevicata, la realtà ha superato la fantasia e tutto il Cadore è rimasto al freddo e senza luce per giorni come nelle migliori tradizioni delle favole dell'Ottocento. Solo che siamo nel 2014 e la tecnologia dovrebbe prevedere efficienza e competenza. L'anno nuovo è appena cominciato partendo male: lasciamolo andare e speriamo, speriamo...