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martedì 31 gennaio 2012

La nostra amata

Questa immagine di civetta capogrosso che si affaccia dal suo bellissimo nido ricavato nel tronco di un vecchio pioppo tremulo ha partecipato al 2011 Oasis Photo Contest. Patrizia l'aveva fotografata a una ventina di kilometri dalla nostra casa rossa dei due cieli e l'aveva mandata insieme ad altre sue fotografie scattate a Hokkaido e in Finlandia. Molte di queste foto sono state accettate, poi passate in semifinale, ancora in finale e finalmente solo questa fotografia ha avuto la nomination! Tra 1143 partecipanti era, nella sua categoria, tra le prime 30. Ma alla fine non ha vinto, nè è stata segnalata. E' arrivata tra il 17esimo e il 30esimo posto. Patrizia, che non avrebbe mai pensato di accedere persino alla semifinali, alla fine è rimasta delusa. Sperava in un premio, anche piccolo. Ma alla fine è bene anche così: era la prima volta che Patrizia partecipava a un concorso fotografico e aveva scelto una competizione internazionale ad altissimo livello, a cui partecipavano professionisti di rango. Per noi due del nostro nord del mondo resta solo il bellissimo ricordo di quella deliziosa civetta capogrosso che abbiamo cercato di disturbare in meno possibile e che abbiamo tanto amato per la tenerezza che infondeva in chi aveva avuto la fortuna di vederla.

Le non luci del kaamos

Per la mia nota a questi due acquerelli vai a www.fabrizio-carbone.blogspot.com

giovedì 26 gennaio 2012

Il colore azzurro della neve

La mia ricerca pittorica nel settore astrattismo naturalistico (che scindo dagli acquerelli di wildlife art): sono interessato alla neve, agli spazi che i fiocchi formano in aria, al colore della neve stessa che non è il bianco bianco del cristallo ma l'insieme dalla luce che viene frantumata dai microspazi che per frazioni di centesimo di secondo restano fermi in aria, oppure si spostano obligui, orizzontali al terreno, salgono e scendono e si intrecciano. Il colore della neve allora è quello che appare ai nostri, ai miei, occhi.

martedì 24 gennaio 2012

Gli elfi e le streghe di Riisitunturi

Tornati a Roma da 10 giorni: sembra una vita. Continuiamo a  pensare alle atmosfere e alle emozioni che ci hanno stregato salendo sulle colline di Riisitunturi. Da parte mia continuo a sperimentare il modo di rappresentarle su carta, usando l'acquerello. Non l'avrei comunque potuto fare sul posto perchè l'acqua gela e il pennello non scorre. Guardando il sito delle previsioni del tempo foreca.fi  e cliccando su Kuusamo in questi giorni si nota un abbassamento della temperatura verso situazioni di quasi normalità artica. Si sfiorano infatti appena i -20 mentre dovrebbe essere più freddo. Sono previsti giorni di sole (le ore tra l'alba e il tramonto sono raddoppiate rispetto a un mese fa!) e quindi sarà possibile assistere di notte con il cielo sereno allo spettacolo delle aurore boreali. Intanto aspettiamo di tornare nel bianco, nel kaamos, sepolti dal tykky e dalle luci artiche. Poco meno di un mese per rivedere gli elfi e le streghe di Riisitunturi.

martedì 17 gennaio 2012

Ogni giorno così, ogni giorno neve su neve

Così ogni giorno per due settimane. Ogni giorno è nevicato, pochi centimetri a volta. Un paio di volte 10-15 centimetri. Nel giardino un'atmosfera di sogno e alla fine del nostro breve soggiorno tanta neve, lumi in finlandese. Le due foto di Patrizia rendono al meglio queste meraviglie. Nelle due notti a cavallo della luna piena abbiamo visto che il nostro satellite è riuscito a farsi strada tra le nuvole, circondato da un enorme alone. Nevicava sottile anche con -10 e ondeggiavano in aria solo cristalli, ognuno diverso dall'altro. Per posarsi dovunque e rendere il paesaggio luccicante una volta illuminato dalla luce di una torcia elettrica o dai fari di un'automobile. Torneremo il 22 febbraio, per sciare di fondo in questo angolo del nostro nord del mondo. Si tratta ora di saper aspettare, con pazienza.

sabato 14 gennaio 2012

L'isola a Vallioniemi

Quando si percorre la statale 5 e si arriva a Vallioniemi, la strada attraversa il grande Kitka su un'istmo artificiale: il lago è a destra e a sinistra. Per 6 mesi all'anno è sepolto dal bianco. Andando verso Kuusamo e guardando a destra c'è una minuscola isola di foresta che si staglia appena dal paesaggio dietro. Parizia la fotografa con ogni tempo, in ogni stagione. Questo scatto è di un paio di giorni fa: cielo coperto, -9 e briciole di neve nell'aria. Siamo tornati a Roma ieri sera. Partiti con -7 sotto una nevicata leggera, arrivati a Helsinki con -2 e una bella nevicata, ripartiti per Roma con -3 e ancora neve. Tutto tranquillo, come nulla fosse. Atterriamo a Roma con +13. E' l'inverno  più mite che si ricordi ma già si profetizza che arriverà il "maltempo" e il freddo polare condito con la NEVE, parola che destabilizza e atterrisce (ma non nelle reclame natalizie). Anche in questo la nostra Italietta fa sorridere, per non parlar del peggio: il molto peggio di ogni giorno che ti fa desiderare la piccola isola tra la neve e il ghiaccio del grande Kitka.

mercoledì 11 gennaio 2012

Ancora Riisitunturi: le luci senza luce

Si va di nuovo a Riisitunturi, a due giorni dal ritorno a Roma. Si sale a piedi con -10 per il sentiero stretto tra un mare di neve morbidissima.Tra gli abeti carichi di galaverna, il tykky in finlandese. Non c'é luce, quasi nebbia, bianco su bianco, contrasti nulli, una sola dimensione. Emozioni tantissime e, a casa, i tentativi di raccontare questi sogni con i pennelli e i colori stesi sulla carta. Velocemente. Lasciando andare la testa senza pensarci su due volte.

martedì 10 gennaio 2012

Incontro con Esko Pitkanen

Oggi siamo andati a Kuusamo, invitati al centro di fotografia naturalistica del grande Hannu Hautala. Era l'occasione per conoscere un fotografo di grande qualità: Esko Pitkanen, vincitore con questa fotografia del primo premio del 2011 tra i fotografi finlandesi di natura. Abbiamo assistito a una multivisione su più schermi che resterà visibile da oggi fino a maggio. Una carrellata di fotografie spettacolari tra aquile di mare, oche, cigni, trampolieri, galli forcelli, alci e lepri variabili. Pitkanen vive nell'isola si Haliuoto, di fronte a Oulu. La sua compagna Anni Rapinoja é una scultrice di valore. Una coppia di finlandesi da ricordare. Al nostro ritorno a casa, buio fitto, abbiamo trovato, la foto di Patrizia lo testimonia perfettamente, una sarabanda di impronte: ermellino, volpe, gatto (forse), gazza, ghiandaia. arvicole, un gufo non identificato, cince varie, picchi rossi maggiori! Deve essere successo un parapiglia inusitato. Ma noi non c'eravamo...

venerdì 6 gennaio 2012

Le luci dopo il tramonto: il kaamos

Il rosa e il viola sono i colori che restano nel cielo di gennaio dopo il tramonto, dopo l'apparizione del sole che sorge e tramonta in 3 ore e mezza circa. E´ il kaamos, parola finlandese che puó essere tradotta con questa perifrasi: la luce che non é luce, o meglio il buio che non é buio. Tra ieri e oggi  ho dipinto di getto cinque acquerelli di varia grandezza. Colore su colore senza esitazioni: un tentativo di trasmettere le emozioni di  un paesaggio difficile da immaginare in un momento speciale, unico. Quassú, nel nostro nord del mondo.

lunedì 2 gennaio 2012

Kaamos a Riisitunturi

Ore 11 e dieci gradi sotto zero. Andiamo a Riisitunturi, il parco nazionale a un passo da casa. Sfatiamo subito una delle leggende metropolitane piú classiche: d'inverno é tutto buio. Come vedete non é cosí anche se oggi il sole sorgeva alle 10,26 ed é tramontato alle 15,38. Luce bassa quindi e sole, quando non nevica, radente all'orizzonte. Ma c'é il kaamos: la luce che non é luce, il buio che non é buio. Verso il tramonto e poco prima dell'alba la luce é violacea, bluastra, azzurrognola, opaca, soffusa. Il chiarore si fa giorno piano piano e la notte si spegne lentissimamente. Poi, con tanta neve a terra, resiste una luce minima anche a tarda ora. Basta il cielo stellato, una luce lontana e si distinguono alberi e i cumuli tondeggianti della neve nelle radure. Con la luna le ombre degli alberi sulla neve fanno sognare di elfi e di fate. Ultima annotazione: avete mai visto cristalli di neve lunghi come spine di cactus? Bene, oggi la foresta artica era drappeggiata cosí. Uno spettacolo.