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domenica 22 aprile 2012

I merli acquaioli

I merli acquaioli hanno trascorso l'inverno nei fiumi dove l'acqua non gela: al Kiveskoski e a Kayla. Quelli che non sono andati via, soprattutto in Russia, stanno preparando i nidi. Al Myllykoski Patrizia ha fotografato una coppia molto attiva che ha la sua casa in un tronco cavo posizionato a bella posta accanto al mulino ad acqua restaurato che é diventato un rifugio per dormire durante il tragitto del karhunkierros, il sentiero dell'orso: 70 kilometri quasi tutti dentro al parco nazionale di Oulanka.
Ps. Nell'ultima foto vi presentiamo "Peuka", un merlo acquaiolo molto confidente, inanellato, che fa il nido sotto a una pensilina in legno che costeggia le rapide del Kitka. Peukaloinen é il nome finlandese della specie e Peuka il suo diminutivo.

venerdì 20 aprile 2012

Una parentesi italiana


Non possiamo non dirlo a tutti coloro che seguono il nostro nord del mondo. E' un fatto bellissimo che riguarda un piccolo paradiso al confine tra Lazio e Toscana. Il lago costiero di Burano, oasi di protezione faunistica gestito dal Wwf, ha avuto il riconoscimento di MERAVIGLIA ITALIANA. Ce lo ha comunicato Fabio Cianchi, una persona straordinaria che con competenza assoluta porta avanti in prima persona la battaglia per proteggere la biodiversitá non solo di Burano ma di tutte le aree protette del Wwf nella Maremma grossetana. Noi siamo fieri di pubblicare nel nostro piccolo blog l'attestato che conferisce al lago di Burano la qualifica di meraviglia italiana su iniziativa del Forum Nazionale dei Giovani.

mercoledì 18 aprile 2012

Sono arrivati a casa i cigni selvatici

Varpasalmi é un nome sperso nel nulla. Il lago Kitka in quel punto é tagliato artificialmente dalla statale 5 che porta a nord, verso la Finnmark norvegese. Qui il lago si apre per poche decine di metri: il ghiaccio é spinto via dalla corrente di un piccolo fiume. Ed é qui che arrivano i primi cigni selvatici piú vicini a casa. Di solito una coppia, a volte appena tre. Erano arrivati da giorni e li avevamo lasciati tranquilli. Ora li mettiamo sul nostro nord del mondo, simbolo della primavera che sembra non arrivare. I laghi hanno ancora tanto ghiaccio ma le nuvole che si specchiano in questo frammento azzurro ricordano i due cieli della nostra casa rossa. Poi le loro impronte stampate sulla neve. Nella battaglia periodica tra l'inverno che resiste e la primavera incombente Febbraio e Marzo combattono Aprile: oggi infatti nevica senza sosta da almeno 20 ore, da ieri notte.
Per inciso i cigni selvatici sono  il simbolo della Finlandia e anche la passione di Patrizia: quando li fotografa, lei da il meglio di sé.

lunedì 16 aprile 2012

Che gioia averla in giardino!

Da alcuni giorni questo superbo esemplare di ulula trascorre alcune ore in giardino appollaiato sulla cima di un albero morto di betulla che avevamo posizionato a metá tra la casa e la casetta per gli ospiti.
Sabato mattina in piena luce é rimasta ore a guardare. Poi noi siamo usciti di casa, partiti con la macchina per incontrare un gruppo di studenti del Rossellini di Roma (scuola di cinematografia) che ha fatto uno stage con noi. Siamo tornati e l'ulula era ancora sullo stesso posatoio. Per chi non sa molto di questo gufo é bene ricordare che si tratta di un animale raro. L'ulula é il piú nordico dei gufi, caccia arvicole e piccoli roditori ma anche passeriformi. Noi speriamo che faccia il nido vicino casa.

lunedì 9 aprile 2012

Lepri variabili: bianconigli di Alice






Lepri variabili, Lepus timidus il nome scientifico, variabili perché mutano dal bruno grigio estivo al bianco candido invernale. Rimangono bianche finché resta la neve e hanno solo la punta delle orecchie nere. A noi piacciono perché ci ricordano il bianconiglio di Alice, perché sono come folletti di foresta. Per vederle bisogna alzarsi ad ore antelucane e guidare per strade poco battute: attraversano come razzi saltando e facendoti fare frenate improvvise. Questo di norma. Poi , da poche settimane, abbiamo fatto una scoperta che equivale all'uovo di Colombo: le lepri amano l'erba e allora cosa di meglio che lasciargli dei mucchi di fieno che, oltretutto, si comprano nei supermercati come cibo per conigli? Detto fatto e le lepri sono venute a mangiare il giorno dopo che avevamo lasciato il fieno. Non le avevamo viste perché a metá marzo faceva ancora buio presto. Pian piano abbiamo avvicinato il cibo alla finestra della cucina e con la luce interna accesa abbiamo cominciato a vederne una, poi due, una volta tre. Ora che le giornate si sono allungate moltissimo le lepri arrivano che c'é ancora molta luce e se ne stanno tranquille, si lasciano fotografare da Patrizia. In questi giorni di feste pasquali é una gioia per la piccola Nicolle che é venuta a trovarci insieme a Tommaso. Cosí alla fine di questo reportage Nicolle é alla finestra a guardare. Si volta per una foto ricordo con i bianconigli di Alice nel paese delle meraviglie: il nostro nord del mondo.

venerdì 6 aprile 2012

le code delle volpi nordiche e altre piccole favole quotidiane


Tornando a casa ci fermiano ad ammirare la coda di una volpe (e ci viene di pensare alle revontulet, alle code delle volpi, alle aurore boreali) e piú avanti 4 meravigliose ulule, i gufi piú nordici del nostro nord del mondo. Una volta a casa ecco la mattina in cui i galli forcelli vengono a decine sui rami alti delle betulle in giardino. Due albe dopo alle 6  fa -20 e le stesse betulle sono compeltamente tornate al biancore dell'inverno. E' il 6 aprile e questi sono gli scherzi dell'artico...ma un'altra piccola, grande, favola quotidiana la vogliamo solo accennare in questo post: é quella delle lepri variabili che vengono ogni sera accanto alla finestra della cucina. Per ora un solo scatto.

mercoledì 4 aprile 2012

I re e le regine dei fiordi norvegesi


Prima di tornare alla casa rossa dei due cieli le ultime anatre del mito. Dobbiamo esaudire parte della richiesta di Concetta Flore, un'artista che ci segue costantemente: voleva vedere tutti gli scatti di Patrizia e certo non l'abbiamo accontentata ma queste sei immagini possono sintetizzare un poco dello splendido lavoro fotografico. Le ultime due, a mio avviso, sono il piú bel saluto dall'estremo fiordo norvegese. I maschi delle morette codone si tuffano a pesca lasciando il segno della loro lunga coda doppia. Come dire: addio, alla prossima...

lunedì 2 aprile 2012

Ancora piú a nord: le anatre del mito

 

Le anatre del mito, le 4 specie che appassionano noi in fondo ancora mediterranei, erano lo scopo dei nostri 2084 kilometri tra andare e tornare. Le abbiamo viste bene, vicinissime, tranquille. Ed è per questo che siamo saliti oltre il Varangerfjord e prima della fine di marzo. Unico modo per osservarle negli angiporti e nei punti ridossati della costa norvegese. Patrizia ha fotografato senza sosta e alla fine il problema è stato quello di sempre: la scelta degli scatti da postare sul nostro nord del mondo.