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domenica 10 marzo 2013
Vita miracolosa degli organetti artici
Ieri all'alba -29. Il manto di neve sopra il lago Kitka é come panna montata e i primi raggi del sole dipingono, dove arrivano, tutto di rosaviola. Da alcuni giorni il giardino di casa é invaso da branchi di organetti e tra questi tantissimi della specie artica, Carduelis hornemanni il nome scientifico, arctic red poll in inglese, tundraurpiainen quello finlandese. 12 centimetri, 7 grammi piume comprese, questo piccolo passeriforme della stessa famiglia del mediterraneo cardellino é vivacissimo e allo stesso tempo estremamente confidente. Vola via soltanto se ci avviciniamo a meno di 3 metri ma lo fa piú per consuetudine di gruppo che per altro. Per noi é miracoloso solo pensare che possa sopravvivere a un clima rigidissimo quale questo attuale dove soprattutto non c'é ancora parvenza di cibo. Ma in realtá, a parte i semi e le noccioline tritate che mettiamo noi davanti alle finestre di casa, ci sono micro infiorescenze che cadono sulla neve soprattutto dalle betulle. Loro, gli organetti artici, si preparano ad andare piú a nord per nidificare. Noi godiamo della loro compagnia: osservarli a branchi di decine e decine volare via e tornare in un attimo, posarsi su tutti i rami possibili e poi "piovere" a gran velocitá sul cibo é una gioia per gli occhi.
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