Ieri mettendo a posto disegni e acquerelli del viaggio a Hokkaido, ho "ritrovato" questo allocco degli Urali, Strix uralensis il nome scientifico, che avevo schizzato a matita mentre Patrizia lo fotografava. Mi ero ripromesso di portarlo ad acquerello e ,proprio ieri, mi sono accorto che non lo avevo fatto e che erano passati esattamente due anni: il 20 febbraio 2011. Così l'ho immortalato cercando di ricordare l'atmosfera e l'emozione nel vederlo così bene e tranquillo che risaltava, chiaro come un fantasma, nel cavo di un grande albero.
Bello l'allocco degli urali, ne ho visti diversi l'estate scorsa il Slovenia, ma purtroppo non sono riuscita ad immortalarli!
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