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giovedì 24 marzo 2011
Hokkaido: ancora appunti con il cuore in gola
Le aquile di mare di Steller, a centinaia, posate su pinnacoli di ghiaccio in un mare coperto di bianco, fuori dal porto di Rausu. Le gru di Manciuria, a centinaia, che gridano e danzano, sui campi innevati intorno ad Akan. Sono ricordi che il terremoto dell´11 marzo ha riposto in un angolo del cuore. Ci sono immagini terribili che si accavallano: le macerie sopra le macerie, i porti cancellati, intere pianure fertili rese fango di morte. Hokkaido e´stata toccata in parte. Avevamo conosciuto un ornitologo eccezionale, Take-san. Lui e la moglie gestiscono un B&B dove fanno capo tutti gli appassionati di natura che passano da quelle parti. Lui é prodigo di consigli, entusiasta, disponibile. Abbiamo saputo che, alle prime avvisaglie del sisma, si e´allontanato con la famiglia e amici. Saliti sulle colline non hanno rischiato la vita ma hanno avuto danni alla loro casa. Cosí gli dedico questi tre appunti e lo ringrazio per averci ospitato.
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Meno male che Take-san si è salvato. SArebbe stato terribile il contrario. Baci.
RispondiEliminaCara Conci Take-san aveva voluto un mio disegno a matita di gru e in cambio mi ha regalato un minuscolo gufo scolpito su legno. Pensa che lui ha ospitato piu' volte Lars Jonsson, di cui possiede un grande acquerello di chiurlo con piccolo.
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